Un Sandrider più leggero e quattro equipaggi: il piano Dacia per il 2026

Scritto il 17/11/2025
da Valentina Menassi

Con un team potenziato il marchio punta a una stagione da protagonista nel Mondiale FIA

Dacia accelera nel mondo dei rally-raid e prepara una stagione 2026 costruita su una squadra più ampia, un prototipo profondamente aggiornato e obiettivi chiaramente dichiarati. La Dakar resta il punto d’arrivo principale, ma il progetto Sandriders, nato per portare sui campi di gara l’essenzialità tecnica del marchio, cresce in ogni direzione.

L'evoluzione

Il Sandrider, sviluppato con Prodrive e modellato fin dalle prime bozze grazie al contributo diretto di piloti e navigatori, affronta una nuova fase della sua evoluzione. Il lavoro degli ultimi mesi ha toccato le aree più delicate del prototipo: gestione delle temperature, alleggerimenti strutturali, visibilità nelle tappe notturne e robustezza meccanica. Una serie di miglioramenti pensati per affrontare un Mondiale che mette sotto pressione mezzi e piloti a ogni chilometro.

I nuovi ingressi

Sul fronte sportivo, la novità più evidente è l’ingresso della coppia Lucas Moraes – Dennis Zenz, che porta a quattro le auto schierate da Dacia a partire dal 2026. Un passo che risponde a una trasformazione del rally-raid moderno, sempre più serrato e competitivo. Lo conferma la Team Principal Tiphanie Isnard: "Il rally-raid si è molto evoluto negli ultimi anni, la competizione è diventata più serrata e intensa. Oggi le vittorie si giocano sui secondi e non più sui minuti, soprattutto grazie al sistema BoP instaurato dalla FIA. Affinché Dacia possa lottare per la vittoria, era fondamentale poter contare su un dispositivo paragonabile a quello degli altri costruttori che schierano almeno quattro auto". L’arrivo di Moraes e Zenz è stato naturale, spiega ancora Isnard, ricordando come la loro presenza si integri subito nello spirito della squadra. Una visione condivisa anche dal marchio: "La volontà di vincere la Dakar 2026 è parte integrante delle nostre ambizioni a lungo termine", sottolinea Frank Marotte, Direttore Marketing, Vendite e Operazioni Dacia. "Lucas e Dennis incarnano alla perfezione lo spirito Dacia: sono cool, pronti all’avventura e concentrati sull’essenziale".

L'approccio alla sfida

I due nuovi equipaggi arrivano con entusiasmo e un approccio molto diretto alla sfida. "È un progetto ambizioso e non vedo l’ora di iniziare quest’avventura", racconta Moraes, pronto a dare seguito ai risultati ottenuti nelle ultime stagioni. Zenz conferma la stessa energia: "Con le persone coinvolte e l’energia che permea questo progetto, sono convinto che riusciremo a realizzare qualcosa di speciale". Il Mondiale 2026 condurrà la squadra su terreni estremamente diversi: dalle dune saudite alle piste portoghesi, dalle speciali argentine all’Abu Dhabi Desert Challenge. Un contesto che richiede affidabilità e una gestione perfetta dell’auto, due aspetti al centro degli aggiornamenti del Sandrider. Dacia arriva a questo nuovo capitolo con un progetto potenziato. La rotta è tracciata: competere per vincere, con una squadra che cresce e un prototipo che evolve per affrontare il deserto con ancora più consapevolezza. Se il rally-raid è una sfida di resistenza e precisione, il 2026 sarà il momento in cui Dacia cercherà di dimostrare quanto lontano può arrivare.