Sveglia Elly. Sindaci, vip e opinionisti di sinistra incalzano la segretaria del Pd Elly Schlein sul dossier sicurezza: "Basta demagogia". L'emergenza c'è e dilaga, da Napoli a Torino. Le ricette del Pd (integrazione, accoglienza) non convincono il partito dei sindaci. La spinta arriva anche da intellettuali e opinionisti. E qualche vip rapinato in strada comincia a stufarsi delle retorica dem.
Carlo Cottarelli, economista, ex senatore del Pd e premier incaricato nel 2018, si rivolge direttamente alla segretaria dem: "La battaglia per la sicurezza deve essere qualcosa che comprenda la destra, la sinistra e il centro spiega ai microfoni di Calibro 9 su Radio Cusano Campus anzi, dovrebbe riguardare più la sinistra che il resto, perché le aree più povere e degradate sono quelle dove c'è anche più criminalità".
Commentando le parole di Elly Schlein, Cottarelli ricorda: "Non mi sorprende questa posizione. Se uno cammina a Milano, come ogni tanto faccio io, prima di arrivare nelle aree dove visivamente si vedono più italiani, si attraversano zone dove nessuno parla italiano e ci si sente fisicamente anche poco sicuri". L'affondo di Cottarelli giunge dopo giorni in cui il tema sicurezza sembra occupare (e tormentare) l'agenda della segretaria. Pure Luca Ricolfi ha scagliato qualche frecciatina contro il Pd. Il sociologo e presidente della Fondazione Hume ha mostrato tutto il suo scetticismo parlando con il Giornale: "La sinistra si preoccupa di immigrati e minoranze sessuali, ma non della classe media. Favorire l'accoglienza o proteggere le minoranze sessuali - è il ragionamento - costa pochi miliardi. Ridurre le tasse al ceto medio in modo percepibile costa uno sproposito". I più infervorati contro la segretaria sono i sindaci, costretti a fare quotidianamente i conti con immigrati e baby gang.
"Per anni abbiamo pronunciato questa parola, sicurezza, con grande esitazione - ricorda Vito Leccese, sindaco di Bari - sembrava dividere invece che unire. Ma la sicurezza e il bene comune hanno un alto valore sociale, la sicurezza è un diritto, ed è la sinistra che difende i diritti, mentre per la destra la sicurezza è un modo per reprimere i diritti, come quello di manifestare liberamente, come dimostra l'ultimo decreto sicurezza. Per noi la sicurezza è libertà, e se questo diritto non lo chiediamo noi, lo chiederanno altri con parole più pericolose delle nostre".
Sulla stessa lunghezza d'onda il primo cittadino di Napoli, Gaetano Manfredi, presidente Anci: "Non dobbiamo aver paura di parlare di sicurezza". Stesso copione da parte del primo cittadino di Torino Stefano Lo Russo: "La sicurezza è di sinistra, con Schlein tracciamo una nuova strada". È chiaro come gli amministratori Pd siano in sofferenza rispetto alla linea della segretaria. Ma il Pd sembra non ascoltare. In Emilia Romagna la Regione, guidata da una giunta dem, fa affiggere manifesti in arabo. Fdi attacca: "Il messaggio contro la violenza sulle donne è certamente importante e condivisibile nei contenuti, ma trovo incomprensibile che la Regione Emilia Romagna abbia deciso di diffonderlo solo in una lingua straniera, senza prevedere almeno una versione in italiano accanto denuncia Marta Evangelisti, capogruppo Fdi in Regione".