Il blitz contro l'editore di destra? Guidato dal portaborse della Salis

Scritto il 08/12/2025
da Francesco Giubilei

Mattia Tombolini, volto noto dei movimenti romani, è l'animatore del flash mob a "Più libri più liberi". Interrogazione di Mollicone (Fdi): "I soliti metodi violenti"

La protesta contro la partecipazione della casa editrice"di destra" a Più libri più liberi non nasce con motivazioni culturali ma ha una precisa regia politica. Il Giornale ha scoperto che, ad aver coordinato il sit-in antifascista di sabato, culminato con una marcia verso lo stand di "Passaggio al bosco" e con l'accerchiamento e l'aggressione verbale ai nostri danni, è stato Mattia Tombolini, assistente di Ilaria Salis al Parlamento europeo con condanne alle spalle e volto noto della sinistra antagonista romana.

Che il sit in fosse coordinato da un professionista della protesta era parso chiaro fin da subito viste le modalità con cui Tombolini, che fa parte della casa editrice Momo edizioni (quella con cui pubblica Zerocalcare), ha guidato il corteo improvvisato verso lo stand di Passaggio al Bosco. Scoperta la sua veste politica e il goffo tentativo di nasconderla dietro un profilo culturale, a Tombolini non è rimasto altro che fare un grottesco attacco al Giornale che "come al solito ha fatto la scoperta dell'acqua calda. Il fatto che io sia collaboratore esterno per Ilaria Salis non è un segreto e non ha alcun conflitto con il lavoro editoriale. È bello vedere come proprio loro, che hanno dato degli antisemiti a chiunque parlasse di Palestina negli ultimi due anni, quando ci sono gli antisemiti veri fanno di tutto per difenderli, anche con questo finto dossieraggio che non dice nulla". In realtà è vero il contrario, ovvero il fatto che negli ultimi anni gli ambienti della sinistra radicale abbiano portato avanti posizioni di odio verso Israele parlando solo ora di antisemitismo.

Il sit in, presentato come pacifico, ha assunto il carattere di una vera e propria manifestazione dentro la fiera del libro con un coordinamento politico, da qui la presa di posizione di alcuni parlamentari di maggioranza a cominciare dal presidente della Commissione cultura alla Camera Federico Mollicone che ha annunciato un'interrogazione: "Quanto accaduto a Più libri più liberi non può passare sotto silenzio. Esprimo solidarietà a tutti gli editori aggrediti e presenterò un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno per sapere se siano stati identificati gli autori della manifestazione non autorizzata da parte della Digos. Tolleranza zero contro i violenti". Mollicone ha chiosato affermando: "La Salis e i suoi accoliti proseguono con i soliti e ben noti metodi violenti".

Sulla stessa falsariga il capogruppo alla Camera in commissione Cultura di FdI Alessandro Amorese secondo cui "gli atteggiamenti violenti e intimidatori mostrati ieri pomeriggio prendono caratteristiche ancora più inquietanti: la presenza di professionisti del disordine e della violenza organizzata si inquadra quindi in un contesto che condanniamo e chiediamo una netta presa di distanza in primis dagli organizzatori della Fiera, davanti a una escalation con contorni estremi che nulla hanno a che fare con la cultura. Più libri più liberi non può diventare un centro sociale autogestito, forse la sinistra vuole applicare il metodo Salis anche alle fiere del libro? Ribadisco la piena solidarietà agli editori e ai giornalisti oggetto di minacce e attacchi violenti".

Sul tema è intervenuto anche il vice capogruppo alla della Lega Camera Domenico Furgiuele: "C'era da aspettarselo: dietro le violente manifestazioni contro alcune case editrici alla fiera della piccola e media editoria, si è mossa ancora una volta la longa manus dei centri sociali, stavolta persino con il marchio di un'eurodeputata, Ilaria Salis. Altro che democrazia. Abbiamo assistito a uno scempio culturale, a un tentativo intimidatorio contro chi osa proporre una visione diversa dal pensiero unico dominante. Io, orgogliosamente presente alla fiera, ho voluto portare solidarietà e vicinanza a tutte le case editrici libere, Eclettica, Idrovolante, Giubilei Regnani, Passaggio al Bosco, con cui condivido l'amore per la cultura non conforme e il coraggio di resistere". L'Associazione Italiana Editori ha preferito non commentare la notizia ma vari editori presenti in fiera non erano a conoscenza del ruolo politico di Tombolini: "Hanno criticato Passaggio al bosco accusandoli di fare apologia e militanza, poi scopriamo che a guidare le proteste c'è un attivista politico, che ipocrisia!", dice un editore. Come dargli torto.