L'esecutivo accelera sulla riforma dell'Autonomia differenziata. Ma il governatore della Regione Calabria Roberto Occhiuto, di Forza Italia, invita alla prudenza.
Oggi il ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli sarà in Lombardia e in Veneto, domani in Liguria e in Piemonte. Incontrerà i governatori Attilio Fontana, Luca Zaia, Alberto Cirio e Marco Bucci. Due giorni di accordi al Nord, un'iniziativa che ha l'autorizzazione e il sostegno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Le pre-intese impegnano il governo e le Regioni a completare i negoziati già avviati, con l'obiettivo di raggiungere un accordo su materie quali protezione civile, professioni, previdenza complementare e coordinamento della finanza pubblica in ambito sanitario.
La riforma dell'Autonomia differenziata, insomma, il centro del progetto del governo Meloni per l'Italia, insieme al premierato e alla riforma della Giustizia. La stipula delle pre-intese segue le iniziative delle Regioni per riattivare il percorso avviato nel 2017 sull'autonomia differenziata, nel quadro della legge 86/2024 e nel rispetto della sentenza 192/2024 della Corte Costituzionale. La sinistra si agita e con il candidato governatore in Campania Roberto Fico, ex presidente della Camera, paventa un "blitz leghista", con lo scopo di "colpire il Sud". L'ex premier Giuseppe Conte arriva subito a ruota: "Con il progetto Calderoli, l'Italia si frammenterà e il Sud resterà indietro". Narrative da campagna elettorale.
Più rilevante, invece, la posizione del governatore azzurro della Calabria. Per Roberto Occhiuto, persiste infatti "qualche preoccupazione", soprattutto "sulla sanità". "Per questo - fa presente il presidente della Regione Calabria - chiedo al ministro Roberto Calderoli di convocare già nei prossimi giorni un tavolo di confronto tra le regioni che hanno chiesto la sottoscrizione delle intese sulle materie non Lep e tra coloro che invece hanno rappresentato qualche preoccupazione". La risposta del ministro non si fa attendere, e l'esponente leghista dà subito l'ok al tavolo con tutte le Regioni. "Da parte mia - premette il ministro ed esponente della Lega - sono totalmente convinto di ciò che sto facendo, di non voler favorire né danneggiare una parte del Paese rispetto a un'altra, ma di essere al lavoro per far crescere responsabilizzare tutto il Paese". Calderoli propone a Occhiuto un "incontro diretto" già a partire dalla settimana prossima. Ma c'è assoluta disponibilità ad allargare a tutti gli attori regionali in campo. "Si metta da parte ogni ideologia - chiosa il ministro degli Affari regionali - e lavoriamo tutti insieme nell'interesse del Paese, del Nord così come del Sud, per risolvere grazie all'autonomia sia la questione meridionale che quella settentrionale". L'autonomia non fa paura a Luigi Lobuono, candidato governatore del centrodestra in Puglia: "Può essere un fatto positivo per le regioni del mezzogiorno che diventano virtuose", avverte. Il dibattito è aperto. Ma l'obiettivo del governo è chiaro sin dall'insediamento a Palazzo Chigi.