Pogacar si riveste di giallo con la carica dei 101... successi. Ma è in ansia per il fido Almeida

Scritto il 12/07/2025
da Pier Augusto Stagi

Sprint sul muro di Bretagna. Il gregario stringe i denti

La carica delle 101 sono per Pogacar il modo migliore per riaffermare al mondo e a sé stesso di essere il più forte. Ne ha bisogno, come l'aria che respira, come l'acqua che cerca appena tagliato il traguardo. Vittoria numero 101 in carriera, la numero 19 sulle strade del Tour, la seconda in questa edizione, sempre con la sua bella maglia iridata sulle spalle che era andrà a coprire nuovamente con quella gialla, la numero 42, così, tanto per la contabilità.

Sempre per chi ama le statistiche e i numeri di questo fenomeno a pedali ci sono le 13 vittorie ottenute in 29 giorni di corsa. Per la contabilità di casa Uae Emirates le vittorie stagionali, invece, salgono a 60, quindi, tutto bene madama la marchesa.

Li appiccica tutti al Mûr de Bretagne, Tadej. Uno sprint in salita per battere Vingegaard, l'unico che è capace di tenergli la ruota, mentre alle loro spalle si dileguano sgraziati il resto dei migliori, che evaporano come acqua al sole. A 2 Onley e tutti gli altri, compreso Evenepoel che dà l'impressione di poter tenere botta, poi però la botta la prende. Peccato solo per Joao Almeida, caduto nel finale: le sue condizioni sono da valutare e Pogacar è chiaramente in apprensione per un uomo così importante alla vigilia delle grandi montagne: perderlo non è come dirlo. "Sono molto felice - il primo commento di Pogacar - tutto perfetto tranne che per l'incidente di Joao. Questa vittoria è per lui".

La tappa di ieri non solo è stata combattuta, ma è letteralmente volata via. Prime tre ore a 50 km/h di media, quella finale di 48: tabelle di marcia mandate al macero, con il gruppo che si è presentato sul Muro con un ora di anticipo rispetto alla migliore media. Il merito è stato anche di cinque attaccanti di valore come Baudin, Geraint Thomas, Costiou, Cortina e Haller. Costiou il primo sul Mur de Bretagne, nel primo dei due passaggi, è l'ultimo ad arrendersi. Ai -6 in discesa: fuori Almeida, fondamentale per Pogacar in salita, Buitrago e Mas. A casa ci va anche il già acciaccatissimo Mattia Cattaneo, luogotenente di Evenepoel. Gli italiani rimasti in corsa adesso sono solo 9: oggi tocca a Milan, provare a rompere il digiuno azzurro sulle strade del Tour che dura da sei anni. Nibali, Val Thorens, 27 luglio 2019: 113 tappe. Tra poco dovremo anche chiamare il 118.