"Subito albo per gli imam". L’ipotesi? Fratelli al bando

Scritto il 29/12/2025
da Alberto Giannoni

La maggioranza attacca, bagarre con la sinistra in Aula. Proposte di Fdi e Lega per fermare islamismo e sharia

Dall'albo degli imam ai sermoni in italiano, da regole più severe sui luoghi di culto a norme sull'apologia di sharia. L'emersione della cellula italiana di Hamas ha riaperto il cantiere legislativo sull'islamismo. Temi di cui si parla da anni, ma con alcune importanti novità: l'ipotesi di una messa «fuorilegge» dei Fratelli musulmani e un'indagine parlamentare, a cui qualcuno sta pensando, sui rapporti tra islamismo e politica, sul modello di quella francese che ha inchiodato l'estrema sinistra.

Nel frattempo, la sinistra italiana ha scatenato la bagarre alla Camera. «È emerso un flusso di denaro importante che dall'Italia è uscito all'estero in modo irregolare» ha detto l'esponente di Fdi Giovanni Donzelli, chiedendo che il ministro Tajani in Aula spieghi se e quanto «per colpa delle opposizioni», «si sono complicate le relazioni internazionali e se queste opposizioni, con la loro sciagurata irresponsabilità, hanno danneggiato il percorso di pace che ha portato avanti il Governo italiano per creare due popoli e due Stati». E la deputata Sara Kelany ha chiesto un'informativa del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi per fare chiarezza, ricordando che Mohammad Hannoun, arrestato con altri otto, è stato «coccolato» dai partiti della sinistra che ora dovrebbero «scusarsi con gli italiani».

Il Carroccio intanto rispolvera le sue battaglie. Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato, spera che la vicenda, con «un contributo che auspico trasversale», acceleri l'iter parlamentare delle tre proposte di legge leghiste: sulla formazione e l'istituzione del Consiglio nazionale degli imam, sulla disciplina degli edifici destinati all'esercizio dei culti religiosi e per la prevenzione del terrorismo. Il ministro Roberto Calderoli (foto) rilancia: «Necessaria la massima trasparenza sui luoghi di culto». E ricorda di aver depositato in passato una proposta «per il reato di apologia della sharia», con varie misure: un albo per gli imam, con il loro censimento e la loro registrazione, e l'obbligo di tenere i loro sermoni in italiano. «La mia proposta è ancora valida».

E non si esclude neanche un ragionamento, che anche altri Paesi stanno facendo, sulla messa fuorilegge - la classificazione come organizzazione terroristica - dei Fratelli musulmani. Un'ipotesi di cui parla apertamente, interpellata dal Giornale, proprio Kelany (foto) prima firmataria di una proposta di legge di Fdi contro il «separatismo religioso», come anche in Francia viene ormai chiamato il fondamentalismo islamico. La proposta mutua anche il modello francese introducendo norme che - tutelando libertà, laicità e parità - sanzionino ogni abuso perpetrato in nome dell'integralismo, a partire dal velo obbligatorio. «La nostra proposta è aperta a tutta l'attività emendativa - spiega Kelany - quindi confido che anche l'opposizione possa dare il suo contributo, soprattutto sul tema delle donne. Parliamo del velo e del no ai matrimoni combinati o ai certificati di verginità. Ma anche della chiusura di moschee in cui si professa odio». «Per quanto riguarda la definizione dei Fratelli come organizzazione terroristica - prosegue - molti lo hanno già fatto, in Egitto è stato un passo importante dopo la parentesi Morsi, ma anche in Europa la Gran Bretagna ha fatto ragionamenti in tal senso. Io non lo escludo - spiega Kelany - ma certo devono esserci le condizioni, tecnicamente non è una cosa semplice. Posso dire che è un problema molto serio anche in Italia, per la presenza diretta della Fratellanza e per le infiltrazioni in associazioni che si professano maggiormente rappresentative come Ucoii, oltre che per l'attivismo di soggetti vicini ad Hamas, che sicuramente è un movimento terroristico». «È una questione che va approfondita con tutta l'attenzione del caso - commenta anche il capogruppo al Senato Lucio Malan - Indubbiamente in questa organizzazione ci sono elementi vicini al terrorismo e che pianificano l'imposizione della sharia in Occidente».