Potrebbero esserci presto buone notizie per gli azionisti di Montepaschi. Almeno così sembra dal report diffuso ieri dagli analisti di Jefferies, i quali hanno alzato le loro previsioni per i dividendi 2025-2026 di oltre il 20%. Ma potrebbe non essere tutto qui: nel biennio 2027-2028 le cedole dovrebbero beneficiare delle sinergie derivanti dal matrimonio con Mediobanca con «i rendimenti che potrebbero restare in doppia cifra, nonostante il recente rally del titolo». Se così fosse, Jefferies non esclude che «extra dividendi» o «buyback» possano essere una scelta da considerare. Una strada considerata credibile anche in ragione del fatto che lo stesso amministratore delegato, Luigi Lovaglio (in foto), ha parlato dell'obiettivo di far crescere la consistenza dei dividendi negli anni a venire. Se ne saprà certamente di più in vista del nuovo piano industriale della banca, la cui presentato nei primi mesi del prossimo anno.
Il titolo ha beneficiato in mattinata della pubblicazione del report, poi però il titolo della banca ha ripiegato pur rimanendo in territorio positivo nel contesto di una giornata in rosso per Piazza Affari (+0,54% a 8,71 euro).
Jefferies si è poi soffermata sull'indice di solidità patrimoniale (Cet 1) che nell'ultima trimestrale si è rivelato essere più solido (al 16,9%). Il focus ora sarà sui conti dell'ultimo trimestre che renderà noto al mercato l'impatto dell'acquisizione di Mediobanca, anche se «il fair value di Piazzetta Cuccia è superiore di 1,7 miliardi rispetto a giugno 2025». Un aspetto che non è ancora stato riflesso nei numeri di Rocca Salimbeni e potrebbe «avere impatti positivi nel quarto trimestre». La raccomandazione degli analisti, dunque, di comprare il titolo perché ritengono che il mercato stia «sottovalutando il potenziale dell'affare Mediobanca». Il rapporto tra prezzo del titolo e utili, a quota 11,8 nel 2025, «dovrebbe scendere a 9,8 nel 2028, offrendo un migliore punto d'ingresso per i potenziali investitori».