Nella zona rossa dei Campi Flegrei ci sono duemila edifici vulnerabili

Scritto il 12/11/2024
da Elio Tedone

AGI - Sono circa 2.000 gli edifici ritenuti particolarmente vulnerabili nella cosiddetta zona rossa nell'area dei Campi Flegrei. La stima è stata fornita dal ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, al termine dell'incontro per la presentazione del primo programma di interventi per la riqualificazione sismica degli edifici pubblici e per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali. "È un tema che affronteremo non appena avremo risolto il problema delle famiglie costrette a lasciare le proprie case", assicura Musumeci, che poi chiarisce come il primo decreto Campi Flegrei non avesse "mai previsto fondi. Si parla di ricognizioni della vulnerabilità e quella è già completa".

"La prima massiccia operazione di prevenzione strutturale in Italia"

"Si tratta della prima massiccia operazione di prevenzione strutturale compiuta in Italia. Voglio augurarmi che questo possa costituire un primo esempio, un laboratorio, per guardare anche ad altri territori altrettanto fragili", ha spiegato Musumeci. La riunione è stata l'occasione per presentare "un programma che è articolato - ragiona il ministro - e che impegna quasi mezzo miliardo di euro, messi a disposizione dal governo per adeguare e quindi mettere in sicurezza le infrastrutture pubbliche, non soltanto quelle viarie, ma anche le caserme, gli edifici scolastici, le infrastrutture portuali". Musumeci registra un clima di "assoluta collaborazione e reciproco rispetto istituzionale" e sottolinea che i tempi del commissario straordinario, Fulvio Maria Soccodato, che "il governo ha scelto proprio per la sua nota concretezza, per il suo pragmatismo e per la sua competenza professionale, dovrebbero non andare oltre i 36 mesi".

Nello specifico, spiega Musumeci, si tratta di "continuare a lavorare sugli obiettivi che sono stati selezionati dal commissario e dalla sua struttura, d'intesa con la Regione e con i Comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli. Abbiamo coinvolto anche l'amministrazione dell'Aureonautica militare - prosegue - e l'amministrazione della giustizia per le infrastrutture di loro pertinenza ricadenti in questo territorio". Il ministro si dice "ottimista" e anticipa che questo tipo di incontri si ripeteranno con una certa frequenza, all'incirca ogni sei mesi, perché "il territorio possa essere costantemente informato dei progressi che giorno dopo giorno si realizzano con l'apertura dei cantieri". Allo stesso tempo, Musumeci si è raccomandato con le istituzioni presenti affinché continuino a lavorare "per la prevenzione non strutturale, che deve coinvolgere anche le scuole". Si sta già programmando per il prossimo anno una nuova esercitazione sul territorio dei Campi Flegrei e si lavora anche per fare comunicazione nelle scuole, "a partire dai bambini delle prime classi, perché serve una nuova consapevolezza della fragilità del territorio e quindi un approccio più consapevole alla cultura del rischio", conclude.

"Gli sgomberati? Se non ci fosse la burocrazia..."

 "Stiamo seguendo il tema giorno dopo giorno. Se in Italia non ci fosse certa burocrazia, saremmo nel Paese piu' bello del mondo. Purtroppo non sempre e' cosi'". Lo dice il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, parlando a Pozzuoli (Napoli) dei cittadini sgomberati in seguito ai fenomeni di bradisismo. "Le risorse per consentire a chi ha avuto la casa inagibile di intervenire sul proprio immobile - precisa poi il ministro - sono gia' legge, quindi per fortuna almeno su questo fronte non dobbiamo cercare nuove risorse. Stiamo lavorando con il Mef e con la Ragioneria generale perche' queste estenuanti attese delle procedure possano risolversi nel piu' breve tempo possibile". Nel frattempo, aggiunge, con i sindaci interessati "stiamo verificando quali sono le procedure da un punto di vista logistico e organizzativo, perche' i tempi da impiegare possono essere quelli piu' brevi possibili". Intanto, conclude Musumeci, "non va dimenticato che le famiglie ricevono il contributo di autonoma assistenza e quindi alleviamo i disagi che speriamo non debbano piu' riproporsi in questo territorio".