Dragos: "Tatiana? Mai maltrattata"

Scritto il 08/12/2025
da Stefano Vladovich

Il 30enne è tornato al lavoro. E respinge le accuse: "Nascondersi una sua scelta"

Muta, chiusa in camera, Tatiana Tramacere, 27 anni di Nardò, Lecce, non vuole vedere nessuno. È Dragos Ioan Gheormescu, 30 anni, a spiegare, attraverso il suo legale, cosa è accaduto negli undici giorni in cui la ragazza è scomparsa. "Dragos conferma quello che ha dichiarato al colonnello dei carabinieri - spiega l'avvocato Angelo Greco -: la convivenza è stata decisa di comune accordo. Facevano una vita normale. Non c'è stato alcun maltrattamento o altro. Inoltre l'allontanamento volontario, come ha dichiarato sempre ai carabinieri, era frutto della volontà della ragazza. Tutto questo è stato confermato dalla stessa". Insomma, respinge ogni illazione sulle condizioni in cui, secondo il padre della ragazza, Rino Tramacere, è stata trovata in casa di Dragos: "Sofferente e senza forze".

Sulla possibilità che ci sia stato "intento a malnutrita - continua il legale - è un'ipotesi esclusa anche dagli inquirenti. Infatti gli investigatori, dopo che è stata trovata grazie a Dio viva, hanno subito verificato se ci fossero gli estremi per il sequestro di persona e questo è stato escluso quella sera stessa anche alla luce delle dichiarazioni. Ripeto, non c'è stato alcun intento di trattare male la ragazza. Se è risultata malnutrita potrebbe essere dovuto anche a un periodo di stress, a una non corretta alimentazione. Ma è una mia valutazione". Il 30enne, che lavora in un'officina di pneumatici, è tornato alla normalità.

Tatiana, residente a poche centinaia di metri dalla casa di Dragos, scompare il pomeriggio del 24 novembre. Sono le 15,30 quando esce per andare a lavorare. L'ultima traccia della ragazza è che avrebbe dovuto incontrare un amico, Dragos. Poche ore dopo i genitori denunciano il mancato rientro. Un metro e 55 centimetri di statura, capelli rossi lisci, occhi azzurri, indossa jeans e un cappotto grigio. Giorni prima Tatiana pubblica sui social poesie cariche di sentimento e riflessioni personali. Per alcuni, "segnali" che la 27enne non sta bene. La Procura, tra le varie ipotesi, teme il peggio. Ovvero un suicidio.

Viene messa in piedi una speciale task force per ritrovarla, il cellulare di Dragos sequestrato. Si pensa anche a un allontanamento volontario, visto che la ragazza ha acquistato un biglietto per raggiungere l'ex fidanzato a Brescia. Passano i giorni, il suo cellulare è sempre spento. I carabinieri analizzano chat, tabulati e le immagini delle telecamere. Con il Ris si decide per la perquisizione nella casa del 30enne. È la svolta: la sera del 4 dicembre i carabinieri la trovano, viva e in buone condizioni, nella mansarda di Dragos. Tatiana, al momento del ritrovamento, ha con sé due cellulari, ma non il suo. Le ipotesi di indagine vanno dall'istigazione al suicidio al sequestro di persona. Ma in poche ore crolla ogni accusa. Nessun reato. Tatiana ha deciso spontaneamente di nascondersi in casa dell'amico.

Perché? "È ancora sotto choc ma tornerà la nostra Tatiana di sempre: solare, felice, con tanta voglia di vivere - spiega il padre - Era sofferente, smagrita, senza forze, non riusciva neppure a reggersi in piedi. Abbiamo dovuto tenerla su a forza".