Spara alla festa dei bimbi e uccide una donna. "Il 71enne forse irritato per il rumore"

Scritto il 12/07/2025
da Ignazio Riccio

La figlia della vittima, colpita al volto e all'addome dai proiettili, è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale di Torrette. Presentava ferite superficiali e non versa in pericolo di vita

Una donna assassinata e un'altra ferita solo superficialmente al volto a all'addome. É questo il tragico bilancio della sparatoria avvenuta intorno alle 21 di ieri sera in una casa di campagna in via Sterpettine, alla periferia di Marotta, in provincia di Pesaro Urbino. La vittima si chiamava Griselda Cassia Nunez, 44 anni, nonna di una bambina di 5 anni. La donna era in casa a festeggiare un compleanno con altri quattro piccoli amici della nipote.

Ferita la figlia della vittima

Presente anche la figlia di 28 anni, mamma della bambina, Kenia Cassia Vaca, che è stata colpita al viso e al torace. Le due donne sono originarie della Bolivia. La madre della piccola si trova all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona, e non è in pericolo di vita. Sandro Spingardi, 71 anni, del posto, cognato della vittima, autore del gesto, è stato condotto in caserma a Fano dai carabinieri per l’interrogatorio. Avrebbe fatto fuoco con una pistola semiautomatica regolarmente detenuta e ora sequestrata. Secondo gli inquirenti, l'uomo avrebbe minacciato di suicidarsi una volta resosi conto di quanto accaduto.

"Non volevo uccidere"

"Non volevo uccidere, non volevo che morissero", avrebbe detto durante l'interrogatorio in caserma Spingardi. Appena l’uomo ha iniziato a sparare nella casa di Marotta, un’altra donna presente ai festeggiamenti è riuscita a mettere in salvo i cinque bambini intenti a giocare, portandoli nell'abitazione di un vicino. Intanto gli inquirenti stanno cercando di capire la dinamica e le motivazioni che hanno spinto il 71enne a entrare in casa e sparare contro la donna di 44 anni e la figlia.

Il litigio per futili motivi

Secondo le prime informazioni, Spingardi avrebbe avuto un litigio con i presenti poco prima di fare fuoco contro la donna rimasta ferita. Poi avrebbe ucciso l'altra mentre nell'abitazione era in corso il compleanno. Quindi sarebbero stati futili motivi, forse rumori di musica ad alto volume o schiamazzi, in un contesto di vecchie ruggini, a innescare la lite durante la festa. L'uomo è stato poi arrestato in flagranza dai carabinieri dopo essersi barricato in un capanno degli attrezzi vicino a una casa di campagna. I militari l'hanno bloccato mentre impugnava ancora la pistola, anche grazie all'uso del teaser.

La casa sotto sequestro

Intanto, è sotto sequestro la casa dove è avvenuto l'omicidio. Una pattuglia dei carabinieri continua a presidiare l'abitazione che si trova in una strada di campagna. Sulla carreggiata è parcheggiata un'auto bianca con vistose macchie di sangue sulla carrozzeria. Sandro Spingardi vive in una roulotte vicino all'appartamento dove poi sarebbe entrato per sparare a Cassia Nunez.

Il sindaco: "Una tragedia inaccettabile"

"Siamo profondamente sconvolti da quanto accaduto ieri sera. Una tragedia inaccettabile ha scosso la nostra comunità, portando via una vita innocente". Questo ciò che ha dichiarato il sindaco di Marotta Mondolfo, Nicola Barbieri, commentando la tragedia che si è consumata ieri nella sua città."Esprimiamo il più sentito cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia colpita da questo gesto di follia e alla giovane mamma ferita - evidenzia il primo cittadino - alla quale rivolgiamo un pensiero di speranza e augurio di pronta guarigione".

La testimone: "Era una persona tranquilla"

"Era una persona tranquilla, qua non ha mai dato problemi e mi portava spesso anche dei dolci per regalo". Viene descritto così dalla barista di un bar del paese il 71enne Spingardi. "Passava di qua e ci diceva sempre che poi sarebbe andato a trovare la sorella - racconta la donna -. È una persona solitaria, ma qui con noi è sempre stato tranquillissimo". Una ragazza vicina di casa di Griselda Cassia Nunez riferisce: "Ho sentito alcuni spari, pensavo fosse qualcosa legato alla caccia, poi abbiamo visto arrivare i carabinieri". È sotto choc la comunità della cittadina sulla costa adriatica per quanto accaduto ieri sera. Nei locali pubblici e privati si parla del delitto con incredulità.