Corinaldo, l'appello del papà all'evaso: "Consegnati". Ma lui potrebbe essere in Ucraina

Scritto il 12/07/2025
da Francesca Galici

Dal 3 luglio Andrea Cavallari è sparito e non è rientrato nel carcere di Bologna. L'appello del patrigno: "La mamma sta davvero male"

Di Andrea Cavallari si sono perse le tracce lo scorso 3 luglio, quando dopo aver discusso la tesi di laurea all'università di Bologna, e aver pranzato con i parenti, è sparito. Sarebbe dovuto rientrare nel carcere della Dozza di Bologna, dove sta scontando la pena definitiva per la strage della discoteca di Corinaldo, ma ai cancelli non si è mai presentato. Pare che sia stato aiutato nella fuga da un amico che lo avrebbe preso in auto in ristorante, insieme sarebbero andati incontro a qualcuno che potrebbe aver fornito documenti falsi e, quindi, Cavallari avrebbe valicato il confine nazionale per raggiungere l'Ucraina. Non una destinazione a caso, perché come riferisce Il Resto del Carlino un suo familiare sarebbe originario di quel Paese.

Alle 15.30 ha salutato la madre e il patrigno. Da quel momento nessuno ha più avuto sue notizie. Proprio l'esistenza di una rete, o la supposizione della sua esistenza, sarebbe alla base dell'ipotesi che la fuga possa essere premeditata già all'interno del carcere. Per il momento, è stata individuata la presenza di almeno due persone che lo avrebbero potuto aiutare ma non si esclude che possano essere stati di più in questi giorni. Anche per questo motivo è stato aperto un fascicolo con l'ipotesi di favoreggiamento, per il momento contro ignoti. Gli investigatori stanno verificando tutte le telecamere di sorveglianza della zona ed eventuali testimonianze. Da verificare anche quando potrebbe esserci stato il possibile passaggio di confine di Cavallari, e da dove possa essere passato per andare all'estero, se davvero la pista da battere è quella verso l'Ucraina.

"Ci voleva la scorta", ha detto il patrigno del fuggitivo. Ed è anche sull'assenza del personale di polizia penitenziaria che ora sono stati accesi i riflettori per capire se possano esserci state negligenze. "Lo prego di farsi vivo e lo prego anche a nome di sua mamma che comunque sta davvero male", ha detto il patrigno alle telecamere di Pomeriggio 5 News. "Andrea, fatti vivo. Dicci qualcosa, almeno dicci che stai bene. Consegnati, facci sapere qualcosa", ha detto ancora l'uomo.