"Incantato" dalle 3 tavolette. Turista perde 700 euro

Scritto il 08/12/2025
da Serena Coppetti

Denunciati dieci romeni (già con foglio di via) che avevano allestito il banchetto del gioco d'azzardo

Eppure c'è ancora chi finisce a giocare con la certezza di perdere, ma sopraffatti (ancora) dall'illusione di poter vincere. Una pallina di gomma, tre bicchierini e il gioco delle tre tavolette continua a mietere vittime abbindolate ad un banchetto improvvisato di gioco d'azzardo. L'ultima ieri, in via Dante nel bel mezzo della festa più festa che c'è a Milano dove un turista libanese, medico anestesista, in pochi minuti di gioco si è ritrovato a perdere una cosa come 700 euro senza avere neanche il tempo di accorgersi della truffa. A orchestrare il tutto un'organizzazione corposa, con dieci romeni, già intestatari di un foglio di via, sorpresi a gestire il banco per il gioco d'azzardo non autorizzato.

Non è certo una novità. È una piaga che nonostante l'impegno delle forze dell'ordine continua a spuntare nelle vie del centro. Da mesi vengono seguite le batterie di giocatori. Che cambiano volto, zona, spostandosi da una parte all'altra della città ma a ritmo regolare, anche ogni quindici giorni, arrivando quasi esclusivamente dalla Romania.

A settembre la polizia locale aveva fermato e denunciato per gioco d'azzardo cinque uomini, romeni anche allora. Al gruppo erano stati sequestrati 200 euro, ritenuti bottino dell'attività. Tra giugno e settembre, in soli 4 mesi, gli agenti avevano già sequestrato una somma enorme, ben 9.340 euro puntati da vittime incantate dalla pallina che sperano di trovare sotto il bicchierino, emessi 129 ordini di allontanamento, mentre erano 125 i denunciati, tutti, anche allora, di origine romena. Tra i 20 e i 50 anni, parenti spesso cugini era l'identikit dei "trasfertisti" del gioco delle tre tavolette. In qualche caso si è trattato di casi che vedevano "giocare" insieme anche intere famiglie con marito e moglie, padre e figlio. Nella Milano della Prima della Scala, anche ieri con tutta probabilità i dieci romeni denunciati hanno messo in scena lo stesso spettacolo che gli agenti hanno individuato come una routine: ognuno con il suo ruolo, qualcuno a fare da palo per tenere l'area sotto sorveglianza, mentre l'artefice del gioco fa l'incantatore. Attira i passanti, invita a scommettere, promette vincite, si è allenato a fare perdere. E per essere ancora più convincenti, un altro gruppetto si finge pubblico, passando dall'incitare al gioco al giocare loro stessi. La puntata non è di pochi spiccioli, ma si aggira su banconote da 50 euro che vengono messe sul tavolo dai primi (falsi) giocatori che qualche volta vincono, invogliando così ignari passanti a cascare nel tranello.