TotalEnergies compie un nuovo passo nella strategia di espansione nel mercato elettrico europeo. Il gruppo francese ha firmato un accordo con il colosso ceco Eph per acquisire il 50% del suo portafoglio in Europa occidentale, attribuendo alle attività un valore complessivo di 10,6 miliardi. L'intesa prevede il trasferimento a Eph di 5,1 miliardi in azioni TotalEnergies: una mossa che porterà la holding di Daniel Ketinsky a detenere il 4,1% del gruppo, diventandone uno dei principali azionisti a livello globale. Il portafoglio oggetto della transazione vale oltre 14 gigawatt di capacità lorda tra centrali a gas, impianti a biomassa e sistemi di batterie. Una fetta significativa si trova in Italia: 7,5 GW complessivi, di cui 3,7 già in esercizio, 2,4 in costruzione e 1,4 in sviluppo. Nel perimetro rientrano centrali strategiche come Ostiglia, Trapani, Livorno Ferraris, Tavazzano e Montanaso, oltre alla partecipazione nella centrale di Fiume Santo e nella struttura di Scandale.
Per TotalEnergies l'acquisizione rappresenta un tassello cruciale della propria strategia Integrated Power: combinare rinnovabili e generazione flessibile per rispondere alla crescente domanda elettrica europea, spinta anche dall'esplosione dei data center. La società stima in 15 TWh all'anno la produzione netta aggiuntiva derivante dall'accordo, un volume che consentirà di valorizzare fino a 2 milioni di tonnellate all'anno di Gnl, grazie alla forte posizione del gruppo nella fornitura di gas al continente.
"Questa acquisizione è una pietra miliare nella nostra strategia elettrica", ha dichiarato il ceo Patrick Pouyanné, sottolineando come la complementarità tra rinnovabili e impianti flexgen sia "decisiva per offrire ai clienti energia affidabile e a basse emissioni". Soddisfazione anche da parte di Ketinsky, che definisce TotalEnergies "un partner ideale".

