Ue, l'Italia guida la guerra sulla Pac. Etichette choc, ora il vino è salvo

Scritto il 18/11/2025
da Camilla Conti

Allarme di Coldiretti sul grano made in Canada

Nella riforma della Politica agricola comune (Pac) e nel bilancio europeo, "le risorse per l'agricoltura, a nostro avviso, sono semplicemente insufficienti". Lo ha detto chiaramente il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida (in foto), intervenendo ieri in sessione pubblica al Consiglio Agricoltura e pesca. "Come si fa a parlare di ricambio generazionale, di importanza dell'agricoltura nella difesa del territorio e di contrasto allo spopolamento delle aree rurali, se l'Unione europea, con la proposta che stiamo discutendo, è la prima a non credere a questi obiettivi?", ha chiesto. Sottolineando che "l'esperienza degli ultimi anni e il periodo storico che stiamo attraversando richiedono un rafforzamento della sovranità alimentare. Gli agricoltori europei, a cui si chiede uno sforzo importante sul miglioramento della sostenibilità, hanno bisogno di certezze che la proposta della Commissione non assicura, a cominciare dagli aspetti finanziari". Anche le aperture proposte dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per tutelare maggiormente la Pac nel bilancio 2028-2034 "non sono soddisfacenti". Si parla, ad esempio, di un 10% aggiuntivo rispetto ad aree rurali "senza definire i soggetti che sono percettori dell'eventuale stanziamento", ha spiegato.

Quanto alle indiscrezioni sull'introduzione di una nuova tassa su alimenti ultra-processati e bevande alcoliche dolci, Lollobrigida ha detto che "bisogna attuare dei meccanismi che proteggano le giovani generazioni" e "investire molto su un'alimentazione di qualità".

Infine, ha lanciato un allarme sulle importazioni di riso perché "i nostri imprenditori si vedono imporre molte regole per la tutela dei lavoratori e dell'ambiente, e non possiamo accettare che arrivino sui nostri mercati prodotti che hanno un costo estremamente più basso non perché le aziende produttrici siano più efficienti, ma perché non rispettano le stesse norme che applichiamo all'interno della Ue".

Anche Coldiretti denuncia un nuovo allarme: oltre la metà del grano duro canadese è quest'anno di qualità pessima con chicchi germogliati, danni da insetti e funghi, secondo le analisi delle autorità del Canada sul raccolto nazionale. Un'invasione spinta anche dal dazio zero che la Ue ha concesso ai cereali di questo Paese con l'accordo commerciale Ceta. Ad essere minacciata è la sopravvivenza di quasi 140mila aziende.

Nel frattempo, il governo irlandese ha deciso di rivedere la normativa nazionale sull'etichettatura delle bevande alcoliche in accordo con i Paesi partner europei. Per Confagricoltura si tratta di "un passo importante verso un approccio più equilibrato e proporzionato alla regolamentazione del consumo di bevande alcoliche". Perchè solo una strategia comune può garantire regole chiare, coerenti e realmente efficaci per cittadini e operatori. La mancanza di distinzione tra consumo moderato e abuso di alcol è un approccio fortemente distorsivo alla materia.