Giochi a Roma: idea suggestiva e sfida esaltante ma tempi stretti

Scritto il 12/07/2025
da Franco Ordine

La proposta di Abodi: "A Roma le Olimpiadi nel 2036 o nel 2040"

L'idea è suggestiva, la sfida esaltante. Le ha lanciate, nell'intervento al podcast di Hoara Borselli, il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi: "Perché non candidare Roma per le olimpiadi estive 2036 o 2040?". La corsa è gia iniziata e l'India col suo premier Modi è partita con largo anticipo. La seconda data, il 2040, si porta dietro uno strepitoso compleanno: arriverebbe 80 anni dopo Roma 1960, prima Olimpiade dell'era moderna, scandita dalla presenza massiccia della tv e che restituí al Belpaese il palcoscenico mondiale. Dietro l'idea resiste il rimpianto di "una grande occasione mancata" l'annotazione di Abodi con evidente riferimento alla candidatura di Roma 2024 cancellata per il no di Virginia Raggi, sindaco pentastellato dell'epoca. Nel ripercorrere la storia di quell'episodio, il ministro Abodi non ha nascosto la chiave di lettura più autentica di quella infelice scelta politica. "Paradossale fu il no alle Olimpiadi che forse avremmo vinto e il sí invece alla sede di Expo che si sapeva non avremmo potuto vincere" la stoccata di Abodi. A cogliere il frutto del ritiro della candidatura di Roma fu poi Parigi la cui cerimonia di inaugurazione fu segnata, oltre che dalla pioggia battente, anche dalle feroci critiche agli organizzatori che lasciarono capi di stato e di governo intervenuti all'evento al riparo di misere plastichine su una tribunetta allestita sulla Senna, le cui acque furono al centro di polemiche.

I tempi sono anche stretti perché il voto decisivo del Cio è previsto per il 2027, di qui la necessità di compiere la scelta politica e cominciare con l'attività di relazioni personali e istituzionali per riscuotere il sostegno necessario da parte degli elettori del Cio. "È una sfida da cogliere perché rappresenterebbe una meravigliosa opportunità di sport e sviluppo sostenibile" la chiosa finale di Abodi. Nella storia italiana un avvenimento di queste dimensioni ha sempre riscosso straordinari risultati virtuosi per le città coinvolte e per l'economia del paese ospitante. Torino deve la sua crescita esponenziale ai Giochi invernali 2006, così Barcellona nel 1992 per non trascurare l'effetto prodigioso dell'Expo per Milano. L'appuntamento di Milano-Cortina 2026 acquisterebbe un grande valore propagandistico. Al netto del dibattito politico che nascerà dalla proposta di un esponente del governo Meloni, c'è un solo punto a favore dello scenario futuro: a palazzo Chigi e magari anche in Campidoglio non c'è più il partito del no.