Il big match della 14a giornata di Serie A non ha certo deluso le aspettative degli spettatori. Napoli e Juventus si sono battute a viso aperto per oltre 90 minuti nella splendida cornice del Maradona in una partita molto equilibrata che ha visto la maggiore efficacia in area far pendere la bilancia dalla parte del Napoli. L’undici di Antonio Conte parte subito fortissimo e riesce a passare in vantaggio dopo solo 7 minuti quando Hojlund approfitta dello spazio concessogli dalla difesa per impallinare Di Gregorio. Nonostante un netto predominio territoriale, i partenopei non riescono a trovare il raddoppio e vengono raggiunti nel secondo tempo grazie alla girata al volo di Kenan Yildiz. Proprio quando l’undici di Spalletti sembrava in grado di fare il colpaccio, ecco che l’ennesima sbavatura difensiva costa carissima ai bianconeri. Sul cross di Di Lorenzo, McKennie anticipa Neres ma mette la palla proprio dalle parti di Hojlund, che non si fa ripetere due volte l’invito. Vittoria pesantissima per il Napoli che scavalca l’Inter e si porta da solo in testa alla classifica di Serie A, aspettando il risultato del posticipo di lunedì sera tra Torino e Milan.
Zampata di Hojlund, il Napoli domina
Il Napoli si presenta all’incrocio con la Vecchia Signora con l’obiettivo di portare a casa la settima vittoria consecutiva contro i bianconeri in campionato, una striscia da record che consentirebbe ai partenopei di approfittare del passo falso della Roma e balzare in testa alla classifica. L’approccio alla gara dell’undici di Conte è subito aggressivo e nel giro di pochi minuti arriva la prima occasione per il Napoli: cross di Neres dalla sinistra, Koopmeiners fa un brutto liscio, consentendo a McTominay di trovare la deviazione di testa, che finisce, però, sull’esterno della rete. Il vantaggio dei padroni di casa è però nell’aria ed arriva al 7’: Neres sfonda a destra e mette un traversone basso sul quale Kelly non è perfetto. Hojlund lo batte sul tempo e beffa Di Gregorio con un tocco di sinistro maligno che vale l’1-0 per il Napoli. Gli azzurri non perdono al Maradona da un anno solare ma non vogliono rischiare niente: il pressing nei confronti dei bianconeri è asfissiante e al 15’ ci vuole un intervento provvidenziale di Cabal per evitare che Hojlund segni un gol fotocopia sull’ennesimo cross di un ritrovato Neres.
Poco alla volta, i bianconeri riescono a farsi vivi dalle parti di Milinkovic-Savic ma in maniera non particolarmente pericolosa: il destro da fuori area con il quale Yildiz prova a sorprendere il portierone serbo finisce però altissimo. Decisamente più pericoloso il Napoli al 26’, quando Di Lorenzo riesce a spizzare un cross teso di Noa Lang: Di Gregorio capisce tutto e smanaccia la palla sopra la traversa. Nonostante non sia al meglio, Yildiz è l’unico in grado di far girare l’undici di Spalletti: se Conceiçao al 31’ non è preciso e manda alta la sua girata di sinistro, è il portoghese a costringere al fallo Buongiorno, cosa che gli costa un giallo. Non male il momento dei bianconeri, che vanno vicini al pareggio al 34’: Yildiz riesce a mettere Kelly a tu per tu con il portiere campano ma il difensore inglese spara alto. A far innervosire ancora di più Conte è il fatto che McTominay si sia fermato per quello che sembrerebbe un piccolo problema muscolare: il Napoli si accontenta di uno sterile giro palla ma la Juventus sembra ora giocare con maggiore convinzione. In pieno recupero è proprio lo scozzese a confermare di stare bene, saltando più alto di tutti e sfiorando il raddoppio con un colpo di testa che colpisce la base del palo.
Yildiz chiama, Hojlund risponde
Considerato come la sua Juve abbia faticato a trovare sbocchi in avanti, Spalletti richiama in panchina il mediocre Cabal per concedere un tempo a Jonathan David. L’ingresso del canadese costringe la Juventus a cambiare schema: McKennie a destra, Cambiaso sulla fascia opposta, David centravanti con Conceiçao e Yildiz alle sue spalle in una specie di 3-4-3. I bianconeri sono ora più aggressivi, pressano più alto ma non riescono a girare palla con una velocità sufficiente a mettere in crisi la retroguardia campana. Tutt’altra storia quando il Napoli trova spazio per i suoi contropiedi: al 49’ Hojlund fa tutto da solo, scatta al centro e fa partire un bel destro appena entrato in area. Di Gregorio risponde da suo pari, alzando il pallone sopra la traversa con la punta delle dita. Tre minuti dopo, intervento un po’ troppo energico di Kalulu su Olivera: l’ex difensore del Milan si becca un giallo e concede una punizione invitante ai padroni di casa. Proprio quando il Napoli sembrava in grado di controllare la situazione, ecco che la Juventus trova il pareggio. Ripartenza fulminea che si sviluppa sulla destra, McKennie è bravo ad alimentare la corsa di Yildiz: la difesa gli concede un po’ troppo spazio e l’avanti turco fa partire una girata al volo che lascia basito Milinkovic-Savic prima di insaccarsi sul palo lontano.
Il pareggio a sorpresa scompagina un po’ le carte ed in campo regna per qualche minuto la confusione. Le squadre sono un po’ sfilacciate ma la Juventus sembra quella in grado di essere più pericolosa: al 67’ ci vuole una bella diagonale di Olivera per evitare che il passaggio di Locatelli consenta a Conceiçao di trovarsi di fronte a Milinkovic-Savic. A venti minuti dal triplice fischio, un cambio per parte: se Conte inserisce Spinazzola al posto di Olivera, mossa più offensiva da parte di Spalletti, che fa entrare Kostic al posto di Cambiaso. In campo, comunque, regna l’equilibrio in un finale di partita aperto a qualsiasi risultato. Al 75’ mossa piuttosto discutibile da parte di Spalletti: fuori sia Conceiçao che Yildiz, entrano Miretti ed Openda ma nel giro di pochi minuti un’imprecisione costa carissimo alla difesa bianconera. Sullo spiovente di Di Lorenzo, McKennie anticipa per un niente Neres ma il suo colpo di testa arriva proprio dalle parti di Hojlund, che non esita un secondo a metterla dove Di Gregorio non può arrivare. A questo punto Spalletti si gioca il tutto per tutto inserendo Zhegrova al posto di Thuram mentre Conte concede una decina di minuti a Politano per rimpiazzare lo stanchissimo Neres. Nonostante i quattro minuti di recupero concessi dal signor La Penna, il forcing finale della Juventus non riesce a creare vere e proprie palle gol, a parte un tiro telefonato di Zhegrova dopo un’azione tutta di prima che non inganna Milinkovic-Savic. Non c’è tempo per altro, al Maradona finisce con un meritato 2-1 per il Napoli, che si porta in testa alla classifica di Serie A aspettando il risultato del posticipo tra Torino e Milan.
Il tabellino
NAPOLI (3-4-2-1) - Milinkovic-Savic; Beukema, Rrahmani, Buongiorno; Di Lorenzo, Elmas, McTominay, Olivera (70’ Spinazzola); Neres (80’ Politano), Lang (86’ Vergara); Hojlund. Allenatore: Antonio Conte
JUVENTUS (3-4-2-1) - Di Gregorio; Kalulu, Kelly, Koopmeiners; Cambiaso (71’ Kostic), Locatelli, K. Thuram (82’ Zhegrova), Cabal (46’ David); Conceiçao (75’ Miretti), McKennie; Yildiz (75’ Openda). Allenatore: Luciano Spalletti
Marcatori: 7’, 78’ Hojlund (N), 58’ Yildiz (J)
Ammoniti: 33’ Buongiorno (N), 52’ Kalulu (J), 71’ Beukema (N)
Arbitro: Federico La Penna (Roma 1)

