Davis, il re riposa tocca ai "sudditi"

Scritto il 18/11/2025
da Marco Lombardo

Domani Italia-Austria. Giallo Alcaraz: indolenzito

Il re di Torino è andato in vacanza, il numero uno del tennis invece è quasi pronto per nuove fatiche, ma con un punto di domanda: "Farò di tutto per recuperare ha detto Carlos Alcaraz partendo verso Bologna con un bicipite femorale in fiamme - : in Coppa Davis ci voglio essere". In realtà la sua presenza è ancora in dubbio: la Spagna ha rinviato a stamattina la conferenza stampa in attesa di un'ecografia risolutoria. E il rischio che si fermi, esiste.

Nel frattempo l'Italia dà spazio ai sudditi di Jannik, che non sono da meno quando si tratta di giocare di squadra. Sinner (nella foto con la fidanzata Laila) ha assicurato che avrebbe tifato l'ItalDavis "da lontano", e d'altronde - ha detto - ha la massima fiducia nei suoi compagni. E quindi: possiamo puntare alla terza coppa consecutiva senza di lui e senza Musetti? Una risposta l'ha data alla Politica nel Pallone il presidente della Fitp Binaghi: "Abbiamo una squadra che fino a qualche anno fa potevamo solo sognare: Cobolli ha fatto una grande annata e niente gli è precluso". In più le Finals si giocano in casa, per il primo dei tre anni previsti. E questo conta, anche per il futuro: "Sinner e Alcaraz sono come Nadal e Federer, di Jannik non abbiamo visto ancora il meglio. I prossimi obbiettivi? Una finale italiana a Roma e gli Internazionali che diventano uno Slam: è difficilissimo, ma ci devo provare".

Intanto, l'Italia esordirà domani, con Flavio Cobolli (numero 22 del ranking), Lorenzo Sonego (39), Matteo Berrettini (56, ma per esperienza il vero capitano), più il doppio Bolelli-Vavassori. Insomma mica male, visto che l'Austria ha Misolic (79), Ofner (133), Neumayer (220) e la coppia Miedler-Erler: non si può dire che non siamo favoriti. Poi, la storia insegna che la Davis è la Davis, anche in questa formula un po' troppo short più imprevedibile. Però, anche senza il re, sì: possiamo difendere il trono.