Venerdì 11 e sabato 12 luglio torna La Ripartenza: l’evento ideato da Nicola Porro, vicedirettore del Giornale, è arrivato alla sua nona edizione.
In diretta dal Teatro Petruzzelli di Bari, il professor Riccardo Manzotti tiene una lezione sull’importanza della libertà in Occidente (e sui rischi che stiamo correndo).
"Oggi le macchine sanno, magari non capiscono ma sanno. Noi ci dobbiamo interrogare su quello che è la nostra essenza, quello che noi siamo e sappiamo, che ci distingue dalla macchina", ha esordito Manzotti nel suo dialogo, che non vuole chiamare "lezione", perché i filosofi non fanno lezioni. E poi aggiunge: "La libertà non è la fine, è l’inizio. Non va contro la ragione, definisce lo spazio dentro il quale la ragione si muove. Sono irrazionale se scelgo ciò che è importante per e dopo non lo perseguo. Ma la scelta in sé non è irrazionale o razionale". Quando uno deve partire, prosegue, "chiede al navigatore che indica la strada: Ma a monte c'è una scelta". È una scelta "esistenziale, che ha a che fare con il diritto sovrano di decidere cosa vale per noi stessi".
Noi esistiamo, ha detto ancora, "e in quanto tali viviamo la nostra vita unica e irripetibile e non possiamo cedere queste della nostra libertà perché vuol dire cedere quote della nostra esistenza, essere autonomi". Manzotti ha sottolineato che "quando noi scegliamo, per prima cosa scegliamo chi siamo".